I volumi sono disponibili dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it. (consegna a mezzo corriere in tutta Italia) Invia un messaggio Whatsapp al 3894697296, contattaci al cell. 3457416697 o alla mail: ibuonicugini@libero.it
In vendita su tutti gli store online. In libreria a Palermo presso: La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour 133 e punto vendita Centro Comerciale Conca d'Oro), La nuova bancarella (Via Cavour), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), Nuova Ipsa Editori (Piazza Leoni 60), Libreria Zacco (Corso Vittorio Emanuele 423) Libreria Nike (Via Marchese Ugo 56) Libreria Macaione Spazio Cultura (Via Marchese di Villabianca 102)

lunedì 7 novembre 2016

Luigi Natoli: Salvatore Spinuzza


(1856) L’insuccesso del Bentivegna non fu noto in Cefalù, dove i fratelli Botta e i Guarneri, il 25, levatisi in arme, liberato dal carcere Salvatore Spinuzza, anima della cospirazione cefalutana, lo fecero capo della rivolta, che tentarono di propagare nei comuni di quel distretto. Non trovaron seguito neppur essi; e so­praggiunte le milizie regie con navi da guerra, Cefalù ritornò subito all’obbedienza, e gli insorti dovettero sbandarsi.

Più sventurato fu Salvatore Spinuzza. Fuggiasco coi fratelli Botta, con Alessandro Guarneri e Andrea Maggio, errarono insieme di nascondiglio in nascondiglio, cacciati come lupi dalla sbirraglia guidata dai capitan d’arme Gambaro e Chinnici e dall’ispettore Baiona, tristissimi fra’ tristi. Seppesi finalmente il loro nascondiglio da una lettera intercettata; e allora il Chinnici e il Baiona accorrono coi compagni d’arme, battono i tamburi, armano la guardia urbana, con le campane a stormo raccolgono contadini e borgesi di Pettineo e Motta di Affermo, li aizzano contro quei cinque generosi, additandoli come ladri, assassini, incendiari e nemici della fede; e una folla briaca di fanatismo, armata di schioppi, forche, falci, dà mano forte alla sbirraglia. Lo Spinuzza e i suoi compagni eroicamente, per nove ore, si difendono, poi, consumate le munizioni, depongono le armi, tra le grida trionfali di un nemico venti volte maggiore.
Condotti a Palermo dal tristissimo De Simone, furono sottoposti a processo e condannati a morte; la pena eseguibile pel solo Spinuzza; che ricondotto a Cefalù, con grande apparato di forze, il 14 marzo 1857, di soli 25 anni lasciò la vita e i sogni sotto il piombo borbonico. Dell’aver dato mano all’assassinio, Pettineo fu punita con le lodi prodigatele dalla polizia.
Seguirono altre condanne; ventisette furono di morte, che il governo non osò eseguire, impaurito dalle maledizioni che si levavano dal mondo civile.
 
Luigi Natoli: La rivoluzione siciliana del 1860. Narrazione.
Fa parte del volume: Rivendicazioni. La rivoluzione siciliana del 1860 e altri scritti storici sul Risorgimento siciliano.

Nessun commento:

Posta un commento