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mercoledì 17 maggio 2017

Luigi Natoli: Di un volume di documenti sulla rivoluzione siciliana del 1860.


Gli storici che si sono occupati della rivoluzione siciliana del 1860 e della spedizione dei Mille, hanno finora attinto a una sola fonte, hanno cioè pubblicato memorie, diari, opuscoli inediti o editi, rari o malnoti, documenti ufficiali, lettere, quasi tutti di parte liberale; e per la spedizione garibaldina, salvo uno o due libri borbonici, delle lettere, dei diari, degli opuscoli di coloro che ne fecero parte. Ne vennero fuori pubblicazioni, che avevano tutta la parvenza della verità per essere raccontate da un testimone oculare, tuttavia si differenziano l’una dall’altra; e non soltanto nel precisare le ore in cui avvenne questa o quell’altra cosa, quanto nel narrare i fatti. Basta leggere il libro dell’Agrati, che bellamente raccoglie dai vari diaristi e dai vari scrittori di lettere tutte le diversità e le contraddizioni, dinanzi alle quali il lettore non sa a chi credere.

Per esempio, dopo il 4 aprile è vero che la rivoluzione siciliana finì, come affermò Nicola Fabrizi, che non era in Palermo, non era in Sicilia e non poteva vedere coi propri occhi, ma riferiva quello che gli raccontarono gente rifugiata in Malta; o invece perdurò fin quasi nel maggio con gli scontri, come dicono i documenti borbonici? I Mille furono 1089; quanti ne conta l’elenco ufficiale, o 1135, quanti ne conta l’Agrati? E furono accolti bene a Marsala, come dice il Bruzzesi, o quali ostilmente come vuol dire il Bandi? Il piano di battaglia di Calatafimi fu quello lasciato da Turr o quello che si trova nelle carte del Sirtori? I picciotti che entrarono in Palermo il 27 maggio si squagliarono come passeri alle prime schioppettate, come asserisce il Guerzoni, e ripeterono gli altri, o gareggiarono coi Mille, come afferma l’Eber e come appare dai documenti, e indicano i nomi del La Russa, del Lo Squiglio, dell’Inserillo primi a cadere nella gloriosa giornata, di fronte il ponte dell’Ammiraglio? E i Mille attaccarono alle 5 ed entrarono in Palermo alle 6, quando la generale dei borbonici, consta dai documenti, fu sonata alle 4?

La verità è che non s’interrogarono le fonti borboniche; neppure la Cronaca degli avvenimenti di Sicilia, stampata nel 1863, dove in riassunto sono indicati, col richiamo delle lettere ufficiali, i fatti della rivoluzione dal 4 aprile 1860 al marzo del 1861. Non si intese l’altra campana. E spesso questa rettifica ciò che dai narratori di parte liberale viene affermato, o dice il contrario.

C’è una raccolta di documenti, che è di capitale importanza per la storia di quanto avvenne in Sicilia prima della spedizione dei Mille e dopo, e spiega il perché di quella che fu la vera fortuna dei Mille....


Luigi Natoli: Di un volume di documenti sulla rivoluzione siciliana del 1860 è contenuto in: Rivendicazioni. La rivoluzione siciliana del 1860 e altri scritti storici sul Risorgimento siciliano.
Pagine 575 - Prezzo di copertina € 24,00 - Sconto del 20% se acquistato dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it

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