La città lo sorprendeva; barricate
nei punti più strategici, squadre, uomini e donne, bandiere dappertutto, e su
questa confusione, schioppettate, cannonate, bombe, squilli di tromba, campane.
Si battevano intorno alla Piazza Reale, i commissariati, il Castello. Si
cercava di rompere le comunicazioni tra il Palazzo Reale e il Castello e il
commissariato e la caserma dei gendarmi al Noviziato. Queste notizie Corrado
raccoglieva per via; ma la vista degli uomini armati che incontrava a ogni
passo, delle squadre che andavano a battersi, delle case scoperchiate dalle
bombe, dei feriti che erano portati negli ospedali, tutto questo non destava
nel suo cuore la vergogna di essere un estraneo al dovere verso la patria. Egli
giovane, vigoroso, che avrebbe potuto essere utile, non si sentiva diminuito di
fronte a quei popolani che andavano a combattere e a morire per la loro terra. Ma
nel cuore di Corrado non v’era altro che Maurizia.
Giunse a Piazza Ballarò;
era fervida di gente armata, e i bottegai facevano a gara per rifocillarla. Era
venuta dai paesi dei dintorni. Egli si fermò per vedere se vi fosse Concetta,
dal punto in cui era l’avrebbe veduta. Aspettò. Il suo pensiero immaginava la
gioia di Maurizia nel vederlo libero e di stringerla al cuore. Ma Concetta non
veniva. La piazza mutava d’aspetto con le ore del giorno, ora più, ora meno;
folle di armati andavano e venivano fra il continuo sonare a distesa delle
campane. Ma Corrado non vi badava; s’impensieriva di non vedere Concetta. Era
morta? era stata cacciata?
Se ne tornò a casa
sconsolato.
Lo scoppio d’una bomba
caduta poco distante dalla sua casa, e le grida disperate di povere donne, la
mattina dopo destarono improvvisamente Corrado. Si levò in fretta e uscì per
vedere che cosa fosse caduto. La bomba aveva fatto più spaventi che danni, era
caduta in una stalla vuota, e un calcinaccio aveva ferito alla testa un
ragazzo. Corrado se ne andò; voleva persuadersi se Concetta fosse ancora al
servizio del Cantelli. Aveva scritto una lettera di fuoco, ed era risoluto di
inviarla a ogni costo a Maurizia. Per via eccoti il Monforte, armato d’un
fucile, con una sciaboletta al fianco...
Luigi Natoli: Chi l'uccise? Un giallo ambientato nella Palermo del 1848.
Pagine 122 - Prezzo di copertina € 13,50
Disponibile in libreria e in tutti i siti di vendita online.
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it
Nessun commento:
Posta un commento