I volumi sono disponibili dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it. (consegna a mezzo corriere in tutta Italia) Invia un messaggio Whatsapp al 3894697296, contattaci al cell. 3457416697 o alla mail: ibuonicugini@libero.it
In vendita su tutti gli store online. In libreria a Palermo presso: La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour 133 e punto vendita Centro Comerciale Conca d'Oro), La nuova bancarella (Via Cavour), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), Nuova Ipsa Editori (Piazza Leoni 60), Libreria Zacco (Corso Vittorio Emanuele 423) Libreria Nike (Via Marchese Ugo 56) Libreria Macaione Spazio Cultura (Via Marchese di Villabianca 102)

giovedì 9 febbraio 2017

Luigi Natoli: Piccoli centri rivoluzionari intorno a Palermo - Tratto da: Rivendicazioni. La rivoluzione siciliana del 1860 e altri scritti storici sul Risorgimento siciliano


Già tutto intorno a Palermo erano dei piccoli centri rivoluzionari; piccole officine, non meno attive e laboriose e fatte più ardite e più libere dalla minore vigilanza della polizia. Alle porte di Palermo, erano Bagheria, Misilmeri e Carini; sotto Carini, Torretta, nido dal quale i De Benedetto, stirpe di prodi a nessuna seconda, stavan pronti a spiccare il volo. Più lontano, Piana, Ciminna e Mezzojuso e Partinico; dalla parte del mare, Termini, la feconda di ingegni e di patriotti, a cui lo spirito democratico discese forse dagli antichi liberi progenitori sicelioti, centro alla sua volta di cospirazioni nel suo distretto; e alle estremità Messina e Trapani; e in altre direzioni Catania e Girgenti. Dovunque era una fiamma.
Questi piccoli centri intorno a Palermo, avevano già le loro squadre e designato i capi. A Bagheria, Luigi Bavin-Pugliesi, spirito temprato a tutte le audacie; a Misilmeri, attivissimi Antonino Ferro, i fratelli Filippo e Francesco Savagnone, Giacinto Trentacoste, e altri; a Ciminna e Ventimiglia, Luigi La Porta, dieci volte scampato alla morte, e pronto sempre a cercarla; a Piana, Pietro Piediscalzi, cuore vibrante di tutti gli entusiasmi, devoto fino all'olocausto; a Carini, anime che non conoscevan riposo, Pietro Tondù, il padre Mis­seri, il padre Calderone, gli Ajello. Ai Colli, Carmelo Ischia e Francesco Ferrante; a Mezzo Monreale, Giu­seppe Badalamenti. Essi non aspettavano che il segnale.
La sera del 31 marzo, in casa Albanese, conveni­vano Giambattista Marinuzzi, Casimiro Pisani, Giuseppe Bruno-Giordano, Andrea Rammacca, Antonino Lomo­naco-Ciaccio, Antonino Urso, Ignazio Federico, France­sco Perrone-Paladini, Silvestro Federico; e deliberarono d’insorgere tra il 6 e il 7 di aprile. La deliberazione da Casimiro Pisani venne comunicata a Messina, per­chè si tenesse apparecchiata, e insorgesse a un dispac­cio che annunciava “il matrimonio della figlia”. I comi­tati dei dintorni vennero avvertiti: ma ecco, la sera del 2 la polizia arresta Mariano Indelicato uno dei cospiratori; Casimiro Pisani, avvertito per confidenza di un amico del suo imminente arresto, si mette in salvo col padre, dopo avere deposto ogni incarico nelle mani dei fratelli Lo Monaco. Parve non doversi aspettare oltre, e fu decisa l’insurrezione pel 4 aprile, mercoledì santo. Chi ruppe l'indugio fu Francesco Riso...
 
 
 
Luigi Natoli: Rivendicazioni attraverso le rivoluzioni del 1848-1860. 
Tratto da: Rivendicazioni. La rivoluzione siciliana del 1860 e altri scritti storici sul Risorgimento siciliano. 
Prezzo di copertina € 24,00 - Sconto 15% - Pagine 525
Nella foto: Luigi Bavin Pugliesi

Nessun commento:

Posta un commento