I volumi sono disponibili dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it. (consegna a mezzo corriere in tutta Italia) Invia un messaggio Whatsapp al 3894697296, contattaci al cell. 3457416697 o alla mail: ibuonicugini@libero.it
In vendita su tutti gli store online. In libreria a Palermo presso: La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour 133 e punto vendita Centro Comerciale Conca d'Oro), La nuova bancarella (Via Cavour), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), Nuova Ipsa Editori (Piazza Leoni 60), Libreria Zacco (Corso Vittorio Emanuele 423) Libreria Nike (Via Marchese Ugo 56) Libreria Macaione Spazio Cultura (Via Marchese di Villabianca 102)

lunedì 1 ottobre 2018

Giuseppe Ernesto Nuccio e la rivolta della Gancia: Fedele incontra Francesco Riso - Tratto da: Picciotti e Garibaldini

All’imboccatura di via Vetriera, Pispisedda sussurrò a Fedele:
- Ora ti mostro l’entrata di Terrasanta, dove sono i magazzini di don Ciccio Riso. Guarda nel cortile della Gancia, così, a mano dritta. Lo scorgi quel portone sul quale stanno due braccia di pietra incrociate? Quello è il portone di Terrasanta: tu entri e ci trovi un giardinuccio mal tenuto; a mano dritta ci sono i cameroni dove serbiamo le armi. Ma guarda la casa di don Ciccio Riso: è dinanzi al portone di Terrasanta. Li vedi i mucchi di pietre, di calcina, di rena e le travi?... Quello è il posto dove si lavora.... Zitto, viene qualcuno. Tiriamo avanti per la via Vetriera.
Fedele non parlava; commosso dalle rivelazioni del suo amico Pispisedda. Come mai quel piccolo monello spensierato, giovialone, andava a cacciarsi in quei pericoli?
- Senti, – disse Fedele – e se Pontillo ti prendesse?
- Speriamo che non ne abbia il tempo!
- Ma se ti agguanta prima del....
- Così è il gioco; uno può perdere; ma può vincere.
- E se perdi?
- Se perdo faccio la fine di quelli della Fieravecchia.... To’, zitto, viene don Ciccio Riso. 
Fedele ebbe un sussulto a quel nome e affissò l’uomo che veniva avanti. Era un giovane di media statura, mingherlino, dall’andatura franca quasi spavalda; vestiva un abito di velluto marrone a righe e calzava corti stivali; sul petto gli svolazzava un’ampia cravatta turchina. Come giunse presso i due, li squadrò da capo a piedi, e fermandosi chiamò:
- Pispisè.
- Servo suo – rispose questi.
- Che vai facendo da queste parti?
- Niente, passavo col mio amico.
- Chi è?
- È Fedele, di Boccadifalco.
Fedele fissava don Ciccio Riso con un tremito nel cuore aspettando quasi, da quell’uomo parole straordinarie. Ma su quel viso color di bronzo caldo si rifletteva la luce di due grandi occhi penetranti, che scavavano l’anima e riflettevano l’intensa vita interiore. Era il viso d’un taciturno uso a parlar più con se stesso che con gli altri.
- Fedele ti chiami?... È un nome giusto.... Bravo! – gli disse don Ciccio Riso, battendogli la spalla. Stette un po’ indeciso come volesse aggiungere qualche cos’altro, poi bruscamente disse: – Vi saluto – e si allontanò rapidamente, scomparendo nel cortile.
- È ricco, – disse Pispisedda – ma alla mano, come un fratello; e tutti i muratori, i falegnami, i carrettieri, i fontanieri gli vogliono bene, un bene dell’anima; e quello che lui vuole, fanno; e se dice: buttatevi a mare, lo fanno anche. 
Si lasciarono nella discesa dei Giudici ripetendosi l’appuntamento per le cinque ore di notte dinanzi al teatro Carolino.



Giuseppe Ernesto Nuccio: Picciotti e Garibaldini. Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo del 1859-60, che ha come protagonisti gli adolescenti che vissero la rivoluzione siciliana.  
Nella versione originale pubblicata dalla casa editrice Bemporad nel 1919 con le illustrazioni dell'epoca di Alberto della Valle. 
Pagine 511 - Prezzo di copertina € 22,00
Disponibile in libreria e in tutti i siti di vendita online. 
Sconto del 20% se acquistato dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it 
Nella foto: Francesco Riso. 

Nessun commento:

Posta un commento