Ad ore 16 si ritirava da Bagheria la colonna partita il giorno avanti onde disperdere i rivoltosi: ivi non solo non potè allontanar le squadriglie, ma ebbe considerevole perdita.
Ai Colli e nelle vicinanze di S. Lorenzo s'impegnava il duoco: al primo incontro i soldati ebbero la peggio, e quei pochi che restarono dovettero retrocedere, onde aspettare il rinforzo di Palermo. Mentre eravi questa tregua i nostri opravano il seguente stratagemma. Innalzarono un muro a secco, e su di esso situarono alquanti doccioni tinti di nero, i quali da lungi scambiavansi per cannoni. Intanto giunse la colonna, la quale tostochè vide quel tremendo apparato si schierò, e cominciò un serio attacco: i nostri li bersagliavano alle spalle; però i soldati non la cedevano coi finti cannoni, temendo più questi, che le semplici fucilate di dietro. Finalmente, accortisi dell'inganno e della numerosissima perdita, si ritirarono. Però sfogarono la bile derubando e incendiando molte casine. Uccisero di poi una governante inglese, ed arrestarono un prete che era nell'attacco e lo condussero in Palermo armato come si trovava, cioè schioppo, pistola e daga.
L'inimicizia tra soldati e birri s'ingigantiva di continuo: nella strada Giojamia un soldato maltrattò un birro, ed imprecò pubblicamente contro l'infame genia de' sempre malefici birri.
Il giovine Riso all'ospedale andava peggiorando per le mortali ferite del 4; quando subì l'interrogatorio, onde istruirsi il processo, fu domandato in prima il nome; ed ei rispose: "Francesco"; ma poscia soggiunse: "Eppure io lo detesto, perchè è il nome dell'infame tiranno". Fu richiesto di poi della professione, ed ei contegnoso e fermo rispondeva: "Rivoluzionario". Lo avvertirono di risponder come si conveniva, e di non fare il matto, ed egli: "Ho detto; sono rivoluzionario". E più non rispose alle ulteriori ricerche che gli fecero.
Comitato cittadino pel cinquantenario del 27 maggio 1860: Documenti e memorie della rivoluzione siciliana del 1860.
Il Comitato era costituito da: Giuseppe Pitrè, Luigi Natoli, Alfonso Sansone, Pipitone Federico, Salvatore Giambruno, Giuseppe Travalli, Cesare Matranga (Segretario). Il presente volume è la riproduzione anastatica di quello pubblicato nel 1910 dal suddetto Comitato, in occasione del 50° anniversario del 27 maggio.
Pagine 475 - Prezzo di copertina € 22,00
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