Caddero
in poter loro alcuni insorti: testimoni oculari narrano di un birro, che rubato
l’orologio al Riso, caduto per terra, lo ferì di baionetta all’inguine; e di un
altro che finì ferocemente un giovane insorto ferito e impotente a muoversi.
Il Riso, posto sopra una carretta, fu trasportato all'ospedale
di S. Francesco Saverio; ove giunto, all'infermiere Antonino Gallo, che
scrivendone nei registri – come per legge – nome, paternità, gli domandava della professione, rispondeva:
“Congiurato”; e non intendendo l'altro, e ripetendo la domanda, egli riconfermava: – “Congiurato:
cospiratore per la libertà del mio paese”.
Gli altri insorti presi, feriti, pesti, legati a due a
due in catena coi frati, stretti fra gendarmi, fanti, compagni d'armi, furono
trascinati parte alla prefettura di polizia, parte al comando di Piazza, dove
ora è il tribunale militare; ed ivi trasportati anche i due
cannoncini di ferro esagonale, lance, bombe, fucili trovati nel magazzino, e
dicono, un cannone di legno, la cui esistenza è però fieramente contestata da
testimonianze assai gravi. Vani trofei di una vittoria ottenuta col tradimento,
per forza di numero, della quale la Giustizia segnava nei suoi libri la vicina
irrevocabile vendetta.
Trasportato sopra un carretto all’ospedale, vi subiva un
primo interrogatorio dal commissario di polizia Carrega, che al cav. Balsano deputato del pio luogo, testimoniava essersi il Riso “battuto
come un leone”. Interrogato il domani dal giudice Uzzo, onesto magistrato,
serbò il silenzio: la polizia tentò aver nelle mani il ferito, per sottoporlo
chi sa a quali torture: non l’ebbe per la ferma resistenza di quei sanitari.
Ciò non distolse il Maniscalco dal tormentare il Riso non solo con gli
interrogatori processuali, ma con mentite promesse e triste lusinghe di
liberargli il padre, già fucilato. E il 16 lo sottopose a lungo e stanchevole
esame, in segreto, del quale fece di poi compilare un verbale dal giudice
Prestipino, uomo di pochi scrupoli, sostituito all’Uzzo giudicato onesto: il
quale verbale allora e poi, diffusa ad arte la voce di gravi rivelazioni,
offuscando il nome dell’eroico popolano, servì a discreditare gli uomini della
rivoluzione.
Il Riso ebbe sentore delle dicerie, e qualche giorno prima
di morire se ne dolse amaramente, dicendole infamie; e si afferma aver
richiesto una pistola per uccidere Maniscalco appena ripresentatosi.
Nessuno
di coloro che all’ospedale gli stettero vicini, lo credette propalatore; anzi
il cav. Balsano, il cappellano Chiarenza e i medici curanti, che avevano
stabilito intorno al ferito un servizio di quasi spionaggio, negano con
testimonianze scritte, che il Riso abbia fatto le rivelazioni che gli si
attribuiscono.
Nella foto: La bandiera di Francesco Riso, esposta al Museo di Storia Patria di Palermo.
Luigi Natoli: La rivoluzione siciliana del 1860 fa parte della raccolta: Rivendicazioni. La rivoluzione siciliana del 1860 e altri scritti storici sul Risorgimento siciliano.
Il volume comprende le seguenti opere nelle versioni originali:
Premessa storica tratta da "Storia di Sicilia dalla preistoria al fascismo" ed. Ciuni anno 1935
La rivoluzione siciliana nel 1860 (Comitato cittadino pel cinquantenario del 27 maggio 1860 - Palermo 1910)
Di un volume di documenti sulla rivoluzione siciliana del 1860 e sulla spedizione dei Mille (Estratto dal mensile "Rassegna storica del Risorgimento anno XXV - Fasc. II Febbraio 1938 - XVI)
I più piccoli garibaldini del 1860 (Estratto "La Sicilia nel Risorgimento italiano - Anno 1931)
Rivendicazioni attraverso le rivoluzioni siciliane del 1848 - 1860 (Cattedra italiana di pubblicità - Editrice in Treviso 1927)
Pagine 525 - Prezzo di copertina € 24,00
Copertina di Niccolò Pizzorno
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it
Disponibile su Amazon Prime e tutti i siti vendita online.
Premessa storica tratta da "Storia di Sicilia dalla preistoria al fascismo" ed. Ciuni anno 1935
La rivoluzione siciliana nel 1860 (Comitato cittadino pel cinquantenario del 27 maggio 1860 - Palermo 1910)
Di un volume di documenti sulla rivoluzione siciliana del 1860 e sulla spedizione dei Mille (Estratto dal mensile "Rassegna storica del Risorgimento anno XXV - Fasc. II Febbraio 1938 - XVI)
I più piccoli garibaldini del 1860 (Estratto "La Sicilia nel Risorgimento italiano - Anno 1931)
Rivendicazioni attraverso le rivoluzioni siciliane del 1848 - 1860 (Cattedra italiana di pubblicità - Editrice in Treviso 1927)
Pagine 525 - Prezzo di copertina € 24,00
Copertina di Niccolò Pizzorno
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it
Disponibile su Amazon Prime e tutti i siti vendita online.
Nessun commento:
Posta un commento