Erano tutti stati attivissimi nel cospirare e apprestar
armi alla rivoluzione, rischiando la vita e contribuendo largamente del loro
patrimonio; Salvatore era stato arrestato poco tempo innanzi; Raffaele e
Pasquale eran fuggiti alle ricerche della polizia, e s'erano uniti con Rosalino
Pilo; poi avevano raggiunto Garibaldi, e il 27 maggio li trovò nelle prime file.
Il 28, Salvatore, uscito con gli altri dal carcere, corse a trovarli, ma
Raffaele giaceva per la grave ferita toccata il 27 al ponte dell'Ammiraglio, e
soltanto Salvatore e Pasquale poteron prender parte ai combattimenti che si
svolgevano nella città. Ora difendevano con le squadre e coi volontari la
barricata del palazzo Carini; Pasquale audace, ferito già da una scheggia,
pugnando a petto scoverto, cadeva colpito nuovamente da una palla al fianco;
Salvatore, che gli stava di presso, accorso per sostenerlo, aveva da un'altra
palla passato il cuore: caddero abbracciati sulla barricata, all'ombra della
loro bandiera.
Questa dei De Benedetto fu una famiglia di eroi per nulla inferiore a quella dei Cairoli. Raffaele combattè al ‘48, cospirò nel decennio di preparazione, fu coi fratelli massima parte della rivoluzione del 4 aprile, fu ferito a Palermo, seguì Garibaldi ad Aspromonte, combattè nel Trentino, morì eroicamente a Monte San Giovanni nel 1367, dinanzi a Roma. Salvatore e Pasquale morirono sulle barricate. Anche i due minori fratelli Luigi e Carmelo aiutarono le rivoluzioni, sebbene ancor giovinetti.
Questa dei De Benedetto fu una famiglia di eroi per nulla inferiore a quella dei Cairoli. Raffaele combattè al ‘48, cospirò nel decennio di preparazione, fu coi fratelli massima parte della rivoluzione del 4 aprile, fu ferito a Palermo, seguì Garibaldi ad Aspromonte, combattè nel Trentino, morì eroicamente a Monte San Giovanni nel 1367, dinanzi a Roma. Salvatore e Pasquale morirono sulle barricate. Anche i due minori fratelli Luigi e Carmelo aiutarono le rivoluzioni, sebbene ancor giovinetti.
(Nella foto: Raffaele De Benedetto, esposto al Museo di Storia Patria - Palermo)
Luigi Natoli: Rivendicazioni. La rivoluzione siciliana nel 1860 e altri scritti storici sul Risorgimento.
Il volume raccoglie:
Premessa storica tratta da "Storia di Sicilia dalla preistoria al fascismo" ed. Ciuni 1935
La rivoluzione siciliana nel 1860. Narrazione (Comitato cittadino pel cinquantenario del 27 maggio 1860 - Palermo 1910)
Di un volume di documenti sulla rivoluzione siciliana del 1860 e sulla spedizione dei Mille (Estratto dal mensile "Rassegna storica del Risorgimento anno XXV - Fasc. II Febbraio 1938 - XVI)
I più piccoli garibaldini del 1860 (Estratto "La Sicilia nel Risorgimento italiano - Anno 1931)
Rivendicazioni attraverso le rivoluzioni siciliane del 1848-1860 (Cattedra italiana di pubblicità - Editrice in Treviso 1927)
Pagine 544 - Prezzo di copertina € 24,00
Copertina di Niccolò Pizzorno
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it
Disponibile su tutti gli store di vendita online e in libreria. Nello specifico a Palermo presso:
La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour), La Nuova Bancarella (Via Cavour), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), Libreria Nike (Via Marchese Ugo 56), Spazio Cultura Libreria Macaione (Via Marchese di Villabianca 102), La Nuova Ipsa (Piazza Leoni, 60), Libreria Zacco (Corso Vittorio Emanuele 423), Libreria Modusvivendi (Via Quintino Sella 79)
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